Una brusca interruzione

All’inizio della nuova stagione avevo alcune idee e obiettivi da inseguire e provare a mettere in pratica. Allo stesso tempo cominciare un nuovo lavoro a gennaio rappresentava un grande cambiamento rispetto all’anno passato da riuscire a combinare. Purtroppo, però, il più grande cambiamento è stato quando un mio buon amico con cui ho condiviso molte esperienze per molti anni e con cui avevo anche abitato, è venuto a mancare in un incidente in montagna a fine dicembre. È stato, e rimane, difficile da accettare che una persona così buona sia venuta a mancare e non so ancora trovare molte parole per ciò che è accaduto. Rimangono però molti bei ricordi ed emozioni, come sono stati raccolti dai compagni di squadra della Redmachine di Pyrintö: Un tributo a Pascal Buchs

CT cross Moghegno

Lo sport mi ha comunque aiutato a riprendere e ad avere una struttura e qualcosa a cui pensare. Quanto accaduto mi ha anche portato soprattutto a cercare di godere e approfittare al massimo di ogni bel momento che posso avere, sia un semplice allenamento, un campo di allenamento in compagnia, delle gare in bei posti o altre semplice cose durante la giornata. Ho così avuto il piacere di correre diversi cross in Ticino, con giornate in cui le gambe giravano meglio e altre un po’ più difficili, ma in generale con bei momenti e buoni risultati vincendo anche la Coppa Ticino e i campionati ticinesi. Oltre a ciò, il momento migliore dell’inverno è stata la settimana di campo di allenamento in Portogallo con i compagni di Pyrintö. È stato bello ritrovare tutti dopo avere lasciato la Finlandia lo scorso novembre. Inoltre, dal punto di vista sportivo ho avuto dei feedback molto buoni sullo stato di forma tecnica e fisica dopo alcuni mesi di allenamento. Nel corso della settimana gli allenamenti andavano di bene in meglio e guadagnavo una sicurezza in me come non avevo avuto da lungo tempo. Ero quindi motivato a fare le cose per bene senza esagerare una volta rientrato in Svizzera.

Campo Iberico con Pyrintö (by H. Virekunnas)

Purtroppo, non ha continuato tutto per il meglio. Un primo test fisico la settimana seguente ai campionati svizzeri è andato malissimo. Una giornata del genere era da diverso tempo che non l’avevo. Il corpo non aveva forza fin dall’inizio della gara ed è stato difficile semplicemente finire la gara. La settimana seguente ho poi dovuto restare completamente fermo, perché i dolori alla gamba che avevano iniziato nei giorni precedenti al cross sono peggiorati e una volta diventati troppi, con una visita al pronto soccorso ho scoperto che si trattava di una trombosi nel polpaccio. Era qualcosa di inaspettato e non si sa ancora il motivo per cui sia arrivata, ma almeno avevo una spiegazione per il dolore. Non so se questo ha avuto anche un effetto sulla prestazione al cross, ma sapevo cosa fare per ritornare ad allenarmi.

ASOM KO-sprint (by C. Amerijckx)

Ho così cambiato un po’ i piani nella struttura dell’allenamento per le settimane seguenti. Invece di iniziare già a cercare un po’ più di freschezza prima delle varie gare delle settimane seguenti, si trattava prima di riprendere l’allenamento dopo uno stop, anche se corto, comunque completo, e poi provare ad avere ancora un paio di buone settimane di allenamento in aprile per ricaricare un po’ il corpo. Non è sempre stato facile nelle settimane seguenti con i classici dolori muscolari quando riprendi la corsa e poi in generale dal carico di allenamento. Ho comunque avuto dei bei momenti e alcune belle gare come le sprint di Coppa Italia in Liguria in vista dei mondiali 2026 o altre gare in Svizzera, anche se con risultati buoni e meno buoni.

A fine aprile, dopo che la stanchezza era diventata un po’ troppa, ho scaricato molto prima dell’ASOM in Belgio e poi la Tiomila in Svezia. In Belgio si trattava di correre delle sprint in terreni simili e vicini ai campionati europei di fine agosto. Sono stato molto contento e anche abbastanza sorpreso dei risultati che ho potuto ottenere. Tecnicamente ho fatto alcune delle mie migliori sprint dell’ultimo anno, e così, anche se la velocità non era quella dei primissimi, mi sono riuscito ad avvicinare e a prendere dei bei riferimenti su cui lavorare.

Tiomila con Pyrintö (by H. Virekunnas)

Il momento migliore della primavera è seguito la settimana seguente in Svezia alla Tiomila. Ad inizio settimana ho ricevuto la notizia che avrei corso per la prima volta nella prima squadra di Pyrintö alla Tiomila. Dopo dieci anni in questo gruppo ero molto contento e allo stesso tempo molto nervoso. Con il passare dei giorni però, sono riuscito a togliere completamente il nervosismo e a trovare la concentrazione e la fiducia giusti per affrontare rilassato la seconda tratta. I giorni di avvicinamento con la squadra sono stati come sempre belli e speciali. Quando mi sono trovato alla partenza avevo poi una tranquillità come avevo raramente avuto prima di gare così importanti, ma allo stesso sentivo di essere pronto. La gara è andata bene facendo il mio lavoro ritornando in contatto con il gruppo di testa come è importante fare in queste prime tratte della lunga gara. A livello tecnico ho sì fatto un errore di un minuto ad un farsta, ma sono contento di come ho reagito e sono ritornato in gara come dovevo. Purtroppo, il seguito della staffetta non è andato come speravamo. Con così tante tratte e gareggiando di notte tutto deve andare bene per potere essere nella lotta per le prime posizioni e questa volta non tutto è andato per il meglio così che ci siamo dovuti accontentare dell’11° posto. È comunque stata una Tiomila speciale per tutti noi cercando di ricordare nel modo migliore Pascal ed è stato speciale portare la maglietta in suo ricordo (da 27’12”) sulle spalle attraverso questo bosco che gli sarebbe sicuramente piaciuto.

Contento della Tiomila (by T. Jussila)

La ripresa dalla Tiomila è stata difficoltosa, da un lato non sono riuscito a compensare la mancanza di sonno dovuto alla notte di gara, dall’altro un tendine d’Achille è tornato improvvisamente a fare più male del solito. L’approccio al weekend di campionati svizzeri sprint relay e per la prima volta di KO-sprint non è quindi stato facile, ma come il weekend è finito è stato peggio. La sprint relay e la qualifica della KO-sprint sono andate più o meno ok anche se non brillantemente a livello fisico. Nei quarti di finale la gara e buona parte della stagione è però finita dopo due punti. C’era una piccola bruga sconnessa con un po’ di caos attorno al punto e sul passo fatto in discesa sono atterrato con la caviglia storta e non è finita bene. Il risultato è stato la rottura totale e parziale di buona parte dei legamenti esterni e interni della caviglia. Dopo varie visite mediche si è deciso che un’operazione sia la cosa migliore rispetto ad un approccio conservativo. Considerando i tempi di recupero simili e la maggiore garanzia di ritrovare una buona stabilità nel piede, era piuttosto chiaro in che direzione andare.

Legamenti rotti

Questo stop arriva nel momento in cui la stagione stava iniziando seriamente con le prime gare più importanti. Assieme alla Tiomila, la Jukola e le gare di selezione in Finlandia ad inizio giugno per la coppa del mondo a Idre erano i miei obiettivi principali nel bosco per questa stagione e a questo punto due eventi su tre non potrò neanche provare a correrli. Inoltre, vi erano diverse altre gare e bei momenti in Finlandia o alla staffetta SOLA che avrei voluto condividere con amici e compagni di squadra, ma purtroppo non sarà possibile. Il grande obiettivo a livello individuale erano i campionati europei sprint, ma anche questi non sono più realistici visto che la ripresa della corsa potrebbe essere tra inizio e metà luglio e le gare di selezione sono a fine luglio, i conti sono quindi facili da fare. Dopo l’operazione si tratterà quindi ora di affrontare al meglio la riabilitazione per potere ritornare ad allenarmi bene e a fare gare in autunno.

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